Domani, venerdì 15 marzo, alle 21.20, su Rai3, il pluripremiato film di Gabriele Mainetti, “Lo chiamavano Jeeg Robot”. Ecco la mia recensione dell’epoca, appena uscita dalla sala.
Già dal primo trailer che ho visto, di questo film ho pensato che non potevo perderlo. Invitandovi a fare la stessa cosa, magari recuperandolo in DVD, posso dirvi che ha superato le aspettative in termini di originalità di genere, nel panorama cinematografico non solo italiano; ma soprattutto per la complessità dei piani di comprensione del contesto, dei personaggi, dei significati della storia surreale ma insieme iperrealista raccontata da Gabriele Mainetti.
Ho letto diversi commenti entusiasti perché si tratterebbe del primo vero superhero movie italiano. Credo però che questa valutazione, pur obiettivamente ineccepibile, sia un po’ riduttiva e non tenga conto che Enzo Ceccotti è tutt’altro che un super eroe: piuttosto mi ha fatto pensare ad un super anti-eroe. Il paragone con quel genere cinematografico, dove i protagonisti sono sempre dei bamboccioni perfettamente muscolosi e “tagliati con l’accetta” quanto alle emozioni (bianco e nero, buono e cattivo, come quasi sempre nei…
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