Il 21marzo è la Giornata mondiale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali. Come ogni anno, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar) del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, promuove la “Settimana di azione contro il razzismo”. Quella che è iniziata oggi.
Per questo rilancio la mia recensione del bellissimo film di Spike Lee, Oscar 2019 per la migliore sceneggiatura non originale.
Praticamente impossibile pronunciare in modo sciolto il titolo di questo film. Dite che andare a vedere l’ultimo di Spike Lee, ma fatelo assolutamente, a costo di ripiegare sul cine-turismo. Perché nei momenti storici in cui su troppi temi prevale l’irrazionalità e la violenza (verbale e anche fisica) devono soccorrere, per noi umani, momenti di riflessione.
Servono le parole, i libri, il cinema. Il cinema serve moltissimo a pensare, non solo a passare un pomeriggio o ad avere una poltrona comoda dove mangiare pop corn (scusate la ramanzina…). Queste due ore saranno ben impiegate, perché ci raccontano vicende lontane 40 anni, dimostrandoci però che quel clima, quei sentimenti conflittuali sono ancora attuali.
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